
ISTANBUL : Una megalopoli nel mezzo
Istanbul è una città magica.
Una città piena di contraddizioni, percettibili anche solo muovendoti tra le strade intrise di storia e di modernità. Un popolo, quello istanbuliota, che vive in un luogo interrotto da una striscia di mare. Un popolo che trascorre la vita in modalità “elastico”. Teso tra un passato glorioso e le tradizioni tramandate dall’oriente e la voglia di adeguarsi agli usi di noi europei.
Raccontare del mio viaggio a Istanbul , dopo diversi mesi, è come immergersi nel passato, è rivivere quelle emozioni provate, nella speranza che il ricordo possa bastare. Ma, già lo so, non basterà !
Istanbul è una di quelle città che andrebbe vista più volte. Bisognerebbe ripartire e ripercorrere le stesse strade già percorse. Bisognerebbe vederla nell’alternasi delle stagioni, bisognerebbe ricordarla.
Oggi sfoglio nuovamente le oltre 1800 foto ad Istanbul e mi ripeto: “alcune città restano negli occhi, altre riescono a colpire anche il cuore”.Istanbul è magia.
Per me una megalopoli nel mezzo !!!
Ad Istanbul c’è l’Europa , ma c’è anche l’Asia. È Occidente e Oriente, c’è modernità, ma c’è anche tanta antichità. C’è il vecchio , il nuovo, le idee, la religione, i vestiti, i rituali, il cibo, il caffè, il richiamo dei muezzin, c’è il mare, il verde, i tulipani, le passeggiate, il çay , il relax, il disordine, le moschee, le chiese, i gatti, i tramonti, i mercanti , le griffe contraffatte, i bellissimi gioielli, le tante leggende e uno dei chiodi della croce di Gesù.
Ad Istanbul, io e l’inglesino, ci siamo andati in primavera per un intera settimana. Il tempo da dedicare a questa città è impossibile da stabilire, non sarà mai sufficiente.
La partenza è stata anticipata da una settimana, in Italia, di cattivo tempo che ha fatto precipitare le temperature al punto che, preoccupati del clima che avremmo trovato, siamo partiti in tenuta invernale. Allo sbarco in Turchia sembravamo Totò e Peppino a Milano: per fortuna, l’imbarazzo “vestiario”, è durato solo fino all’arrivo in hotel.
Abbiamo alloggiato nel quartiere di Beyoǧlu al NY-IST . Posizione e alloggio da consigliare. La zona è molto vivace, comoda sia per spostarsi durante il giorno che per uscire la sera.
Istanbul è una città immensa.
Leggo che da Ovest ad Est ci sono ben 120 Km !
E’ necessario avere le idee chiare su come ottimizzare il tempo che si ha a disposizione.
Prima di partire ho preso informazioni: ho letto alcuni Blog tra cui ho trovato ricco di informazione quello di Zingarate , ho stampato e portato con me la guida sul design di ZERO, ho rivisto film come il “Bagno Turco – Haman“, la” La sposa Turca“, ” Un tocco di zenzero“, “Skyfall” e la serie TV “Squadra Omicidi Istanbul” , riletto “ Le quaranta porte” di Elif Shafak.
Ho comprato la Lonely Planet che però non ho trovato esaustiva se non per i luoghi classici visitati da tutti. Consiglio, invece la mappa illustrata di ZAWARIB chiara e con consigli decisamente più local.
Adesso che sono in Italia e che il viaggio lo sto raccontando, posso dire che ci vogliono almeno 7 giorni per poter cogliere un minimo di quell’essenza di Istanbul.
Essere a Istanbul per la prima volta, non ti consente di saltare i luoghi turistici ma, il viaggio, quello d’immersione, si fa passeggiando nei quartieri dove abitano le persone che ci vivono. Bisogna lasciare per un attimo le visioni stereotipate che arrivano dai cataloghi per viaggiatori e provare a tracciare percorsi a caso.
10 cose da sapere prima di partire
1 – Il clima è mutevole : vento, sole, caldo, fresco, sole, pioggia. Preventivare il classico vestiario a strati del viaggiatore.
2 – Dimenticarsi i tacchi a casa. È praticamente impossibile metterli. Le strade sono in discesa o in salita e si cammina tra una moltitudine immaginabile di persone.
3 – Evitare di dormire nel quartiere di Sultanahmet. Questa zona è si la “cartolina” tradizionale di Istanbul con vista sul mare di Marmara ma è turistica. Si ha la possibilità di immergersi nella vita degli Istambulioti se si sceglie un quartiere come Beyoglu o Kadikoy.
4 – Mangiare, appena sfornata una “Simit”, la ciambella che è leggermente salata croccante e piena di semini. Buonissima come spuntino
5 – Puntare sul vegetariano se dopo un po’ si è stufi di mangiare carne. Ottimo ZENCEFIL .
6 – I Trasporti pubblici sono efficienti. Anche se in alcune zone ci si arriva solo con gli autobus. Il traffico è pazzesco e a tratti si paralizza. Gli autobus sono stracolmi, altro che Napoli 🙁 . Si viaggia con la ISTANBULKERT che si usa come una prepagata.
7 – Consigliatissima una passeggiata o una gita in battello sul Bosforo. Bisogna prendere i traghetti locali e sostare per il pranzo nella parte Asiatica. Moderna, Ricca, Verde, Bellissima!!!
8 – Acquistare saponi, frutta secca e gioielli
9 – Entrare in tutte le moschee: sono edifici bellissimi. Nei cortili antistanti si respira PACE. Qui è il preludio alla preghiera. Spesso sono gli unici luoghi dove ti puoi sedere e riprendere fiato dai rumori e dalla folla in strada. Mentre raccogli i pensieri è affascinante osservare i gesti della gente
10 – Scoprire ed immergersi nei storici quartieri di Fatih/ Fener/ Balat attraverso i racconti di Kadir un simpatico ragazzo conosciuto prenotando il tour proposto da SCOPRIRE ISTANBUL. Altro blog ben fatto ! e tour consigliatissimo.
Io e l’inglesino abbiamo fatto così : 6 GIORNI – 6 ITINERARI
- 1°Giorno – Şişhane – Sultanahmet
- 2° Giorno – Beyoǧlu – Torre di Galata – Ortaköy
- 3° Giorno– Giro in Battello sul Bosforo
- 4° Giorno – Fatih – Fener – Balat
- 5° Giorno – Gita alle Isole dei Principi – Gran Bazar – Eminönü
- 6°Giorno – Palazzo Topkapi – Shopping
Qui la lista delle cose che non ho visto e che vorrei fare al prossimo giro :
- Entrare nel centro culturale SALT
- Dare un’altra chance al Gran Bazar, in questo viaggio, non mi è piaciuto. Vorrei salire sul tetto per fare mille foto della città
- Vedere la CISTERNA BASILICA che abbiamo saltato perché stufi delle file già fatte.
- Aperitivo su una delle terrazze dei tantissimi alberghi presenti in città oppure godersi il panorama del Corno D’Oro con un caffè al Bar Pierre Loti sulla collina di Eyup.
- Mangiare yougurt
- Visitare Sakirin Camii la moschea moderna i cui interni sono stati progettati dall’architetto donna Zeynep Fadıllıoğlu che ha rivoluzionato gli spazi interni creando aree di preghiera uguali sia per donne che per uomini.
- Visitare i quartieri di Kadikoy di Uskudar e Bebet.
- Provare uno dei trattamenti proposti in un Hamam .
- Fare un corso di cucina per scoprire i segreti di alcune ricette come la zuppa di lenticchie al limone oppure fare una passeggiata proposta da Culinary Backstreet
- Visitare Istanbul durante lo Shopping Festival e naturalmente passeggiare nel quartiere di Nişantaşı.




Non lasciare il blog viaggia ancora e leggi un’altro racconto di viaggio qui
seguimi anche su instagram
Le foto sono state scattate da me. Non posso essere utilizzate se non dietro autorizzazione. e-shop su Picfair
Articoli simili
Tags: 6 giorni a Istanbul, istanbul una settimana, luogolungo Istanbul, travelblogger Istanbul
Trackback dal tuo sito.
Francesca
| #
Istanbul è una città che mi attira tantissimo, ma ancora non ho avuto modo di andarci. Ho letto tanti libri su questa città ed è proprio il suo essere “terra di mezzo” che mi attrae tanto. Le foto rendono l’idea 😉
Reply
Esther
| #
Grazie
Reply