Ostriche a colori: Village d’Herbe
Village d’Herbe è uno dei 12 villaggi di pescatori della comunità di Lège-Cap-Ferret.
In questo angolo del dipartimento francese della GIRONDE , circumnavigando il Bassin d’Arcachon, si scorgono dei villaggi di ostriche che sembrano usciti da un libro di fumetti.
Tutti i villaggi di Lège-Cap-Ferret sono sorti agli inizi dell’ostricoltura moderna fra la fine del 19° e l’inizio del 20° secolo. Sembra che sono sorti per praticità. I pescatori provenienti dalla parte opposta del bacino vi si sono installati da questo lato, per evitare di attraversarlo ogni giorno seguendo i vincoli dai tempi delle maree.
Le Village d’Herbe è di sicuro un villaggio guascone affascinante che conserva le caratteristiche della semplicità della gente che vi lavora e che vi abita
Herbe è piccolissimo, ha un’unica strada costeggiata da casette e capanne; c’è una differenza: le casette, sono le case degli ostricoltori (parqueur) mentre le capanne, dette CHAI, sono i luoghi di lavoro e dove è possibile acquistare le ostriche.
Le Village d’Herbe è costruito sul demanio marittimo pubblico francese.
Nessuno è proprietario del terreno e tutti devono pagare un affitto allo Stato;come a Biarritz per le CAMPROTTES anche qui, lo Stato da priorità di utilizzo agli ostricoltori ed ai pescatori di professione.
Le case sono tutte rigorosamente in legno e sono vincolate alla legge detta “Bâtiments de France”, quindi non possono essere né subaffittate né vendute né trasmesse a chi si vuole.
È evidente come in Francia non vige la legge “non scritta” tanto in voga in Italia, che un lavoro debba passare da padre in figlio solo perchè si è parenti . In Francia si è capito una cosa banale : per fare funzionare la COSA PUBBLICA si devono affidare i lavori a chi li sa fare .
La guida suggeriva di arrivare con l’auto e parcheggiare a Boulevard de la Plage, ma il navigatore in zona è andato in tilt e così solo con intuito e fortuna arriviamo al Belvedere dell’ Île aux Oiseaux .
Dal belvedere si scorge un fantastico panorama su tutto il bacino e si può arrivare ad Herbe attraverso una scalinata tra gli alberi.
Village d’Herbe è iscritto nell’elenco dei siti pittoreschi francesi
Quello che colpisce passeggiando nelle stradine strettissime tra le capanne sono i colori pastello delle persiane.
Ogni capanna ha le persiane dipinte di un colore differente ed il colore è scelto a caso : sembra che ogni pescatore utilizza le rimanenze dei fondi delle vernici utilizzate per dipingere le proprie barche, che qui si chiamano “pinasse“.
Quindi è possibile che ad ogni estate le capanne cambino colore .Oltrepassate le casette si arriva in spiaggia e qui, oltre ad ammirare gli innumerevoli paletti che delimitano le zone d’allevamento delle ostriche, ci si può fermare in uno dei tanti kiosques e assaggiare queste prelibatezze che hanno un costo di un panino .
Noi ci fermiamo da “ Le Kykouyou” che serve sotto una gradevole pagliarella .
Abbiamo mangiato : 6 Ostriche (solo io ) , 1 paté 90 gr, 1 piatto di Bulots ed un piatto di gamberetti , pagando 27 € . Tutto molto buono.
Devo dire che Agosto non è il mese per mangiare questi molluschi , siamo nel periodo di riproduzione. Bisogna ricordare che le ostriche, come le cozze, non si mangiano nei mesi senza erre.
Non essendo mangiatori di ostriche non ci siamo accorti della differenza ;-)
C’è da dire che i francesi sono golosissimi di ostriche: sembra che ne mangino almeno 2 Kg all’anno procapite . Chi vuole può approfondire leggendo questo interessante articolo su Le Figaro .
Dopo il pranzo ci dirigiamo alle Dune du Pilat .
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Le foto sono state scattate da me. Non posso essere utilizzate se non dietro autorizzazione. e-shop su Picfair
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Tags: bussin d'arcachon, mangiare ostriche francia, Village d'herbe
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laura tenebrosi
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Aggiungo anche questi….mi sto innamorando!!!
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Esther
| #
😉
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