Passeggiare a Monte di Dio
“Quante volte ho camminato in questi luoghi e quanto poco mi sono soffermata a guardare . Ho la sensazione di conoscere meglio altre città che ho visitato e non questa in cui sono nata“ (mia)
UN ITINERARIO BREVE DI 30 MINUTI CON IL NASO ALL’ INSÙ : DA PIAZZETTA CARIATI A VIA MONTE DI DIO
Si parte da Piazzetta Cariati e si arriva a Via Monte di Dio . Questo percorso è l’ideale prosieguo della passeggiata proposta nel mio post intitolato “ Chi ha mai visto questo bacio a Napoli? ” (Avete poi provato a posare imitando il bacio appassionato della lampada? Beh ! se qualcuno ci è riuscito può inviare la foto …).
Si inizia scendendo le scale adiacenti la chiesa di Santa Caterina e si prosegue in senso inverso al transito delle auto, al primo incrocio si svolta a destra e poi subito a sinistra in via Nicotera.
Via Nicotera è ampia quanto la larghezza di un auto e su ambo i lati i palazzi alti impediscono ai raggi solari di penetrare. Anche questa via, come salita Cariati, è una strada molto trafficata, su una si scende e su l’altra si sale: è così che si assicurano i due sensi di marcia al quartiere. Non fatevi spaventare e camminate, cercando di buttare un occhio nei portoni . Se sono aperti, in alcuni si intravedono dei bei cortili interni.
Dopo appena 5 minuti siete arrivati a Piazza Santa Maria degli Angeli che, ad oggi, non si può ammirare appieno perché al suo centro c’è il cantiere della metropolitana, ma subito dopo la chiesa inizia Via Monte di Dio.
La strada è più larga ed è fiancheggiata da importanti palazzi che le conferiscono un aspetto monumentale. I palazzi sono tutti di proprietà privata, ma provate a chiedere ai portieri se vi fanno entrare a vedere i cortili, le scale, gli stemmi ed i giardini.
In internet si trova la storia di ciascun palazzo da cui riprendo alcune informazioni. Sul lato sinistro al n.4 c’è il Palazzo Sanfelice di Bagnoli, seguendo ai numeri n.14 e n.15, lo storico Palazzo Serra di Cassano costruito da Ferdinando Sanfelice nella prima metà del Settecento. La particolarità di questo palazzo è che ha due ingressi: uno su Via Egiziaca e l’altro su Via Monte di Dio. Il progetto originale prevedeva l’ingresso principale rivolto verso il Palazzo Reale, ma poi fu chiuso nel 1799, per protesta del Principe di Cassano contro l’esecuzione del figlio Gennaro. Ancora oggi vi si accede esclusivamente da via Monte di Dio, per cui l’imponente scalone appare ribaltato rispetto all’ingresso.
Sul lato destro si trovano, al civico n.75 Palazzo Barracco ed al n.74 il Palazzo Capracotta . Proseguendo sullo stesso lato c’è un arco che introduce al Viale (pertugio forse ?) Calascione che anticamente era conosciuto come ” o dujie centesime” , dalla entità del dazio da pagare per attraversarlo. Questa strada congiunge Via Monte di Dio alla Rampa Caprioli ( oggi chiusa al pubblico) che porta in Via S. Maria a Cappella Vecchia, che collega Piazza dei Martiri e il mare di Via Caracciolo.
Continuando su Monte di Dio, al civico 66 c’è il Palazzo Carafa di Noja, dal cui cortile si accede a un superbo giardino di palme e di lecci, in fondo al quale c’è l’elegante villino Werner.
Via Monte di Dio termina con la Caserma Nino Bixio che è stata costruita dal viceré Pedro Antonio di Aragona per trasferirvi la guarnigione spagnola. Attualmente è una caserma di Polizia di Stato che ospita il IV Reparto Mobile di Napoli.
Questa zona è piena di storia e paesaggi nascosti: credo che mi soffermerò ancora per un prossimo urban safari ….
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Salita e discesa per il Monte Echia | LuOgo LuNgo
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[…] avete già percorso Via Monte di Dio, non fatevi scoraggiare dalla strada chiusa e decidete di raggiungere Santa Lucia in maniera […]
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