Manhattan : la scacchiera di New York
Passeggiare, senza meta, per le strade di Manhattan è una delle cose più affascinanti da fare nella città di New York.
Nella Grande Mela non c’è un panorama naturale come quello del Golfo di Napoli o quello della Baia di Sydney, lo sguardo non si perde nell’orizzonte, ma s’innalza verso l’alto e, se si vuole vedere cosa c’è oltre, si hanno due possibilità: o si sceglie di salire sulla terrazza di uno dei tanti grattacieli oppure, semplicemente, si sbircia tra i palazzi ogni volta che si attraversa un incrocio.
Gli INCROCI di New York, dovrebbero essere segnalati nelle guide.
Sono degli enormi rettangoli delimitati ai lati dalle strisce pedonali ed al centro il caratteristico grigliato a rombi per sottolineare la “terra di mezzo” !!!
Ad ogni incrocio centinaia di vite si intrecciano, si superano, si lasciano. Un insieme in movimento, ciascuno immerso nei propri pensieri, ciascuno per la propria strada. Tutto regolato dai colori del verde, rosso e giallo dei semafori sospesi in area .
Ogni volta che c’è un ROSSO da rispettare gli occhi si soffermano sulla quantità eccessiva di taxi che con il loro colore GIALLO contrastano il MARRONE degli edifici in pietra o il GRIGIO dell’acciaio dei grattacieli.
Poi ad ogni VERDE si ripete la magia, attraversi la strada e scopri che New York ha un panorama orizzontale oltre quello in verticale.
L’isola di Manhattan è stata progettata come un’enorme scacchiera, non ci sono piazze (forse un paio), ma ci sono solo strade in verticale ed in orizzontale: le Avenues e le Streets.
(Sono proprio le prospettive orizzontali che caratterizzano New York da altre dove sono presenti i grattacieli)
La scacchiera urbanistica di New York rappresenta la razionalità del popolo americano, è la capacità di prevedere il futuro e di modellare una città in base alle esigenze e in funzione del momento storico.
Una scacchiera formata da linee orizzontali e verticali per classificare e dividere il territorio in tante “caselline” quanti sono gli edifici da costruire o da abbattere a secondo della necessità.
Questo efficiente piano urbanistico è stato progettato nel 1811 per dare una risposta al rapido aumento della popolazione nella città di New York che a quei tempi aveva già raggiunto più di 100.ooo abitanti.
Furono abbattuti gli edifici esistenti (e non senza conflitti), ad eccezione di quelli che ospitavano attività economiche consolidate intorno alla BROADWAY ( l’antico sentiero) che ancora oggi è l’unica strada che taglia diagonalmente la scacchiera.
Le Avenues erano, e sono, 12 e corrono dritte per 20 km, mentre le Streets numerate da 1 a 155 tagliano in orizzontale da est ad ovest per 5 km.
In una sola settimana da turista non si possono assolutamente attraversare tutti gli incroci, ma segnalo quelli che non si devono perdere :
Tra la W59th Street e la Eigth Avenue
L’incrocio che delimita a sud Columbus Circle, è il punto di osservazione orizzontale più affascinante di tutta Manhattan.
Se si arriva a questo punto dopo aver girato per l’Upper West Side, che è caratterizzato principalmente da edifici in pietra marrone, i cosidetti “brownstone”, e ci si posiziona sotto la statua di Cristoforo Colombo e si guarda verso sud, si ha la sensazione di essere arrivati ad un’ipotetica porta che si apre sulla New York dei grattacieli. Al tramonto l’effetto è suggestivo l’incrocio diventa set naturale per fotografi 😉
Tra la E59th Street e la Fifth Avenue
L’incrocio è un classico. Oltre ad essere lo sfondo dei tantissimi set cinematografici, questo è l’incrocio dove si trova il CUBE dell’Apple Store più famoso al mondo.La curiorità, per me, è proprio per il CUBE dell’Apple che ricorda la piramide di cristallo installata al Louvre di Parigi.
L’idea di aprire uno store davanti al piazzale della General Motors non è stata di Steve Jobs ma del proprietario del grattacielo, Harry Macklowe che aveva il cruccio di come monetizzare i locali del sottosuolo. L’idea è risultata vincente.
Consiglio di scendere la scala a chiocciola, anch’essa espressione di design e funzionalità, in linea con tutto ciò che sforna l’Apple e farsi un giro nella mecca dei geek . Da questo incrocio lo sguardo non riesce ad allargarsi su tutta la Fifth Avenue, ma qui si osservano due grandi icone della città : il fumo dai tombini e la grata bianca.
Tra la E23th Street, la Fifth Avenue e la Broadway
L’incrocio ha forma di una grande Y. Qui siamo in pieno centro dell’isola di Manhattan , siamo a MIDTOWN. Su questo lotto triangolare che è stato edificato il caratteristico edificio che ricorda un ” ferro da stiro”, il Flatiron Building. L’edificio completato , nel 1903, è uno dei “landmark” più conosciuti di New York e del mondo intero.
Questo edificio ha tanta storia da raccontare.
L’architetto , Daniel Burnham, inagurò, con la sua costruzione, l’era dei grattacieli in acciaio, lasciando, però, alle facciate lo stile classico dei palazzi francesi Beaux-Arts.
Inizialmente gli scettici lo soprannominarono “La follia di Burnham” perchè ritenevano che sarebbe ben presto crollato spinto dalle tante correnti d’aria che si creano, ancora oggi, inorno all’edificio; ma quelle correnti d’area sono state appena sufficienti ad alzare le gonne delle signore che camminano sul marciapiede. OPS !!! Così si racconta !
Tra la Fulton St e Nassau St
L’incrocio permette di osservare nella sua interezza il ONE WORLD TRADE CENTER. Il grattacielo che ha preso il posto delle Torri Gemelle. A guardarlo mi porta indietro la memoria a quel terribile giorno. Si dice che tutti nel mondo sanno dire cosa stavano facendo in quel preciso momento; ed è vero!
Non so perché ma essere nel posto dove si è consumata una tale tragedia sprigiona sentimenti tristi e così, solo da lontano, questo grattacielo ti riesce a piacere e a farti comprendere, attraverso l’aspetto ingegneristico ed architettonico, il sentimento americano e la loro capacità di guardare il futuro nonostante il passato, cosa che a noi italiani sembra impossibile fare.
SOHO
Tutti gli INCROCI di SOHO che con il marrone delle case ed il verde degli alberi ti fanno dimenticare di essere a New York.
Tra la Battery Pl e la Broadway
L’incrocio apre la prospettiva sui grattaceli. Questo è un incrocio che va osservato da Sud verso il Nord. Se si giunge in questo punto dopo aver visto la Statua della Libertà si ha la sensazione di “essere arrivati” in città e di essere catapultati alla base dei grattacieli che la vista aveva ammirato solo da lontano.
In questo incrocio c’è una maestosa scultura denominata : ’ Charging Bull ‘ – toro all’attacco. Oggi è simbolo del distretto finanziario e sembra che toccargli gli attributi porti bene!
Il “toro all’attacco” è maestoso e potente è simbolo di “ rialzo” in borsa, mentre l’orso è simbolo di ribasso.
L’origine di questa simbologia deriva dal comportamento dei due animali in natura.
Il toro alza l’avversario con le corna, mentre l’orso l’atterra con una zampata. La maestosa scultura fu depositata in maniera illecita davanti a Wall Street, e poi spostata in questo luogo.
La storia divertente è che è stata realizzata da uno scultore di origine italiana Arturo di Modica che senza saperlo messe in scena una azione di guerrilla art già nel 1989 , riuscì a farsi conoscere e a dire che erano necessari luoghi diversi per esporre opere artistiche.
Vi invito a segnalare altri incroci .Articoli correlati ” Le cinque note stonate di New York “
seguimi anche su instagram
Le foto sono state scattate da me . Non posso essere utilizzate se non dietro autorizzazione.
Articoli simili
Trackback dal tuo sito.
Valentina
| #
Quanto mi manca New York, ogni angolo, ogni incrocio. Bella questa raccolta degli incroci imperdibili!
Reply
Esther
| #
Grazie Valentina.
Reply