Beyoǧlu – Torre di Galata – Ortaköy ISTANBUL: Una megalopoli nel mezzo
2° Giorno – Beyoǧlu – Torre di Galata – Ortaköy
La mattina del secondo giorno a Istanbul siamo eccitati . Abbiamo una gran voglia di scoprire la città.
Iniziamo con una passeggiata nel quartiere di Beyoǧlu descritto come trendy e pieno di vita, siamo nel quartiere dove sorge l’iconica Torre di Galata .
La partenza è, ancora una volta, da Piazza Taksim Meydam punto nevralgico e simbolo di tutte le proteste turche. Al centro c’è un monumento dedicato alla Repubblica realizzato da un italiano di cui non ricordo il nome.
Questa piazza ha dimensioni notevoli ed è stata cannibalizzata dalle varie catene di fast food europee.
A mio parere é l’unico luogo in città che non regala nessuna emozione, ma capisco perché è considerato un luogo nevralgico e un punto di incontri e di partenze.
Dopo un giro visivo a 360° si procede per Istikal Caddesi il conosciutissimo Viale dell’Indipendenza che io l’ho visto affollatissimo a tutte le ore del giorno e della notte.
Beyoǧlu è il quartiere più europeo di tutta Istanbul, qui hanno abitato numerosi commercianti e diplomatici che nel tempo hanno lasciato il segno architettonico .
Lungo la strada principale ci sono numerosissimi edifici da ammirare, ognuno con la propria storia e la propria architettura, ma le stradine laterali sono una vera chicca .
Sono tutte un sali scendi, un restringersi ed un allargarsi, sembra un labirinto. Abbiamo girato senza meta e non so più dire in quali vicoli ci siamo infilati, ma di sicuro consiglio di entrare in tutti i Passage e vedere la strada del Mercato del Pesce nei pressi di Nevizade Sk. dove ti vien voglia di mangiare anche alle 10 del mattino .
Arriviamo alla Torre di Galata ad ora di pranzo e, sorpresa, c’è la fila!!!!
Non ce la sentiamo di affrontare l’attesa senza mangiare così ci fermiamo proprio sotto la torre da ” Guney Restaurant” .
Il ristorante cucina piatti ottomani, noi proviamo Beyti Kebab pagando 20 lire. Il locale è molto carino, ma il cibo è per palati poco esigenti.
La fila per salire alla torre è durata più di un ora.
Arrivati su eravamo nuovamente tutti in fila a girare intorno ad un balconcino circolare per fare foto sbrigative e subito via, pressati da un ” Go Go Go” … Non so che dire!
La torre è suggestiva, il fatto che è stata costruita da genovesi inorgoglisce, il panorama a 360° è magnifico, ma la fila, la salita, l’altra fila ancora, il pochissimo tempo che ti è concesso che non serve neanche a distinguere il Corno d’Oro dal Bosforo, non valgono il costo di quasi 10€ .
Scendiamo dalla torre che sono le 6 del pomeriggio.
L’idea è stata quella di non fare più i turisti. Lasciamo Beyoǧlu e ci avventuriamo con l’autobus verso Ortaköy.
Ho letto che è un quartiere molto frequentato la domenica per via del mercato e dei tantissimi ristoranti.
Prendiamo l’autobus da Kabataç che procede costeggiando il Bosforo .
Nell’autobus non ci sono “ Stranieri “. Sediamo di fronte ad una madre con due figlie. La più grande, passando davanti a un grande manifesto del brand ” Intimissimi”, mi sorride e mi indica il manifesto .
Non so perché, ma quel gesto lo ricordo ancora e mi sono sempre chiesta cosa mi volesse dire . Forse semplicemente : ” Benvenuta!”Ortaköy
La zona di Ortaköy mi ha ricordato un villaggio vacanza. Le stradine,con le casette di legno ristrutturate che oggi ospitano per lo più ristoranti e negozi, brulicano di gente e tavoli sparsi ovunque.
Qui si ha la possibilità di fare una passeggiata , mangiare un boccone, ammirare il mare e chiacchierare con un amico. Qui c’è l’omonima moschea barocca di Ortaköy i cui minareti sono coperti dal mastodontico ponte Eurasia che attraversa il Bosforo e che la sera viene illuminato da luci colorate che lo hanno reso parte integrante dello skyline di Istanbul.
In primavera la moschea di Ortaköy era in fase di ristrutturazione.
Il viaggio ad Istanbul continua qui e qui
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Tags: Beyoǧlu, istanbul itinerari, istanbul luogolungo, Piazza Taksim Meydam
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