Shopping di souvenir “made in local”, come organizzarlo

Lo shopping di souvenir è quando viaggiare fa rima con comprare? Ma come trovare l’OGGETTO UNICO made in local?

Adoro viaggiare da sempre e forse a qualcuno non è sfuggito 😉 

Viaggiavo già negli anni ’90, quando si preferiva il treno all’aereo. Viaggiavo quando il concetto di “volo low cost”  non era stato ancora pensato.

Viaggiavo quando non c’erano gli smartphone, quando dovevi fare le file ai telefoni pubblici per avvertire i tuoi che eri sana e salva.

Viaggiavo quando non c’erano i social network , ma era di moda spedire cartoline che rendevano felice tutte le tue amiche, perchè era sintomo di mancanza reciproca e non d’invidia di “chi va più lontano” 

Viaggiavo per voglia di fuga, per voglia di conoscenza.

Viaggiavo per ritornare a casa, per poter raccontare e condividere l’emozione provata.

Al ritorno a casa svuotavo la valigia piena di cose SPECIALI comprate nei luoghi visitati ed impossibili da trovare in Italia . Una miriade di regalini per tutti, avevo fatto shopping di souvenir!

Chi, in quegli anni, non portava con sè un borsone vuoto da riempire al ritorno?

Oggi, alcuni di quegli oggetti, comprati “nel mondo” sono sparsi per casa e mi ricordano tutti i luoghi che ho visto.

Quegli oggetti, riescono a portarmi indietro nel tempo più delle foto, che allora potevi fare con il RULLINO e con la consapevolezza che a casa ne avresti stampato e salvato una decina e che a guardarle adesso, a distanza di anni, sono tutte un pò sbiadite!

”  Il modo di viaggiare è cambiato “

Ciò che non è cambiato è l’emozione profonda del vissuto che resta indelebile nella mente, come quei profumi che solo annusandoli ti ricordano le persone che li hanno indossati. 

Ciò che non è cambiato è l’emozione profonda del vissuto che resta indelebile nella mente, come quei profumi che solo annusandoli ti ricordano le persone che li hanno indossati. 

Oggi viaggio , low cost  . Porto la reflex . Scatto migliaia di foto per regalarmi un ricordo. Cerco di immortalare l’unicità di ogni singolo momento . Non porto più un borsone vuoto, anzi viaggio con un bagaglio che con il tempo è diventato sempre più piccolo, eppure conservo all’interno uno spazio per un ” non si sa mai ” di UNICO d’acquistare.

Oggi è questa, per me, la vera sfida!

Fare shopping di souvenir è riconoscere l’unicità del posto in qualche oggetto da portare a casa.

Cerco l’unicità, in un abito, in un accessorio, in un oggetto per la casa: mi illudo di comprare qualcosa che poi possiedo solo io o pochi. Non compro mai food, il cibo deperisce ed al ritorno a casa non è mai buono come l’hai mangiato.

Ricercare l’unicità. Scovare il souvenir giusto fa parte di una delle attività che mi impegnano già prima di partire: nell’organizzazione del viaggio.

Annoto le strade ed i quartieri dove sono concentrati i negozi e, durante il viaggio, non dimentico mai di fare un giro sul corso principale o nelle zone segnalate “per lo shopping” . Adoro sbirciare le vetrine.

Non mi attrae solo la merce che vi viene esposta, ma anche la modalità, la scelta dei vari brand in caso di multi-marca, la cromia, il design, lo stile e la localizzazione e la location del negozio e le attività di merchandasing .

All’inizio cercavo inspirazioni. Volevo copiare per “velocizzare” attività di vendita (leggi anche la sezione marketing in viaggio) poi è diventata una caccia al souvenir a quell’unico oggetto da possedere che mi ricordasse il luogo al ritorno.

Sono iniziati così i guai (si fa per dire) perchè essere viaggiatore in modalità “caccia al souvenir” richiede di dedicare almeno un giorno di quelli preventivati per l’intera vacanza al giro per negozi.

Nelle vetrine dei negozi occidentali non si riesce più a scovare l’unicità del luogo.

La globalizzazione ha reso le vie commerciali tutte uguali. Le vetrine sponsorizzano gli stessi brand ed ecco spiegata la concorranza che si basa su attività per così dire di servizio, creando il fenomeno dell’ ESPERIENZA DI VENDITA e amplificando la comunicazione dell’insieme, allontanandosi sempre di più dal prodotto vero e proprio.

Ed allora come trovare il SOUVENIR SPECIALE ?

Se ci pensate bene, il problema l’hanno risolto  i cinesi con la loro paccottiglia “made in china”.  Non so se l’avevano capito, forse è stato un puro caso, ma hanno creato il target viaggiatore/turista che compra oggetti brutti, di materiale scadente, inutili ed uguali in tutto il mondo purchè c’è scritto : ROMA – PARIGI – NEW YORK etc etc !!!!

Chi non ha comprato le calamite da frigo? tanto per dirne una 

Allora a questo punto, chi cerca il bello, l’oggetto unico di design, con la scritta “made in local” cosa deve fare ??

Bisogna cercare indirizzi ANCORA PRIMA DI PARTIRE : gli artigiani, le piccole produzioni locali, gli illustratori, gli artisti, i creatori di moda per pochi, le piccole insegne che ancora sopravvivono, i mercatini dell’Hand Made e solo così si porta a casa l’unicità ….. Come fare?

Per ogni viaggio, per ogni città, bisogna individuare gli indirizzi dello shopping di souvenir. Bisogna  “spulciare” internet.

Questi alcuni dei miei siti preferiti che leggo prima di partire :

  • Il sito ufficiale del turismo del luogo d’arrivo. Alcuni sono fatti veramente bene. Ad esempio quello di Biarritz . Ti segni gli indirizzi e sul posto scegli i preferiti . I miei, di Biarritz, li potete scaricare qui
  • I siti internet locali che danno ampio spazio alla città come ad esempio My Little Paris per Parigi o Milano Secrets per Milano oppure quei siti aggregatori d’indirizzi molto attenti al design, all’immagine della location come il nuovo ON THE GRID o l’italiano The Chic Fisch
  • I siti dei blogger, spesso no travel, che selezionano buoni “carnet d’adresse”.  Italiani sono ad esempio casadelcaso ; we make a pair che segnala le date dei mercatini Hand Made
  • Le guide turistiche tradizionali . La migliore resta la Lonely Planet anche per lo shopping
  • Le mappe illustrate. Quelle di use-it  e poi, ADORO, quelle di red maps o herb lester
E voi fate shopping di souvenir ? Cosa comprate durante un viaggio?

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Le foto sono state scattate da me. Non posso essere utilizzate se non dietro autorizzazione.  e-shop su Picfair

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Esther

Sono alla perenne ricerca dell'eccezionale!!! Viaggiatrice da sempre con una "passione" per il marketing. Sempre a caccia di idee. Adoro i marchi "made in local" che fanno un buon advertising . Prima avevo un diario adesso un blog dove traccio ipotetici "Tour & Shop"

Commenti (1)

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    Valentina

    |

    Ottimi consigli! Non ho mai pensato di andare a cercare, ancor prima di partire, il souvenir giusto e local da acquistare durante il viaggio! Spesso consulto le guide cartacee, raramente vado a cercare consigli su blog. Però, ora, proverò a farlo! 🙂

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