L’impero Asburgico al presente : Vienna !

Il primo aggettivo a cui mi fa pensare la città di Vienna è IMMENSITÀ.

IMMENSA non nel senso “immediato” del termine, ma nel significato più ampio: GRANDIOSA, MAESTOSA, IMPERIALE, MODERNA ma anche FUTURISTA.

Adesso che sono di nuovo in Italia oso paragonare Vienna a Roma. Due città imperiali: una antica e l’altra altrettanto, una con una maestosità più recente l’altra con grandezze d’antiche rovine.

In entrambe le capitali  l’organizzazione urbanistica detta legge, la presenza dei grandi viali ricordano la necessità di ospitare passaggi di carrozze e maestose parate.

A Vienna, come a Roma, si percepisce il passato storico, l’antico potere che le hanno rese note in tutto il mondo.

Alcune Informazioni pratiche

Da Napoli con Easyjet si arriva a Vienna in appena un’ora e trenta minuti. All’arrivo in aeroporto, consiglio di andare al centro città con l’intercity o con la linea 7 della S-Bahn con soli €2,20 e  se si resta almeno 4 giorni l’abbonamento settimanale è molto conveniente € 16,20.

Attenzione, l’abbonamento settimanale vale da lunedì a domenica. Quindi se si arriva di sabato e si resta 4 giorni , si coprono solo sabato e domenica . Ok?

Vienna non è così piccola come si potrebbe immaginare; all’arrivo, per prima cosa, bisogna comprendere come è l’urbanistica della città per organizzare delle belle passeggiate .

Il centro storico è rigorosamente zona pedonale ed è necessario avere una cartina per orientarsi . Ottima è quella fornita dell’Ufficio del turismo di Vienna oppure sono molto carine quelle pubblicate dalla casa editrice CITIx60 . 

Consiglio di prenderne due in modo da utilizzarle in maniera separata. Una aperta su centro che è ingrandito 😉 l’altra per il resto della città in modo da non impazzire ad aprire e chiudere continuamente il foglio .

Ci sono due Vienna: quella all’interno della Ringstrasse e quella immensa, quella moderna, al di fuori.

Per noi turisti 😉 è d’obbligo iniziare dalla Ringstrasse e consiglio di farlo con un giro esplorativo salendo sul  TRAM n.1 o il n. 2 (quelli di colore rosso e non quelli  gialli che richiedono un biglietto a parte).

La Ringstrasse è un magnifico viale alberato , lungo 5 Km, che circonda il centro storico denominato l’Innere Stadt .

Questo sontuoso viale a forma di anello venne realizzato su progetto dell’imperatore Francesco Giuseppe che nel 1857 ordinò di abbattere le mure difensive medioevali . Lungo il Ring, si innalzano alcune delle più grandi opere architettoniche di Vienna.

Infatti  sull’anello si trovano :

il Burgtesther ( Teatro Nazionale), il Parlamento, il Rathaus (Municipio), l’Universitat Wien, il Wolksgarten (giardini del popolo), il Museo di Storia dell’Arte con quello di Storia Naturale di fronte, il Museo dell’Albertina ed un po’ più spostati dalla Ringstrasse il Musums Quartier, l’Akademie di Belle Arti ed il palazzo della Secessione.

Preso l’orientamento si scende dal tram e si continua l’esplorazione a piedi che è sempre il miglior modo per prendere confidenza con strade mai battute ed è l’unico che soddisfa qualsiasi curiosità visiva.

Si inizia da Stephansplatz il fulcro turistico di Vienna.  

Sono tutti qui !!!

Io non amo le zone troppo turistiche perchè quando sono piene di gente tolgono l’anima al luogo e alle persone che ci abitano, ma come si dice: “non si può vedere Parigi senza vedere la Torre Eiffel”  quindi affrontiamo la piazza, schivando gli inopportuni venditori di biglietti d’opera, ed entriamo nella cattedrale.

La Cattedrale di Santo Stefano, chiamata affettuosamente Steffl, è in stile gotico, ma il portale e la torre dei barberi sono resti dell’età romanica.

All’interno non mi colpiscono le bellezze architettoniche, sono distratta dal recinto che impedisce l’accesso all’altare e ai banchi per sedersi.

Questa cosa l’ho notata anche in altre chiese di Vienna e mi ha fatto riflettere sul significato di “casa del signore” e alle parole di Papa Francesco che predica accoglienza e, spesso, proprio nelle chiese, si pratica chiusura.

Avevo visto molte volte recinti di fortuna per calmeriare l’aflusso dei turisti, ma qui le barriere entrano a far parte dell’architettura negando prorio l’accesso ad un luogo che per sua natura dovrebbe essere apertura. Non mi  piacciono.

Interessante, invece, è stato salire sulla torre nord della cattedrale. Si prende l’ascensore pagando un biglietto e si sale ad un’altezza di circa 65 metri. Sul tetto si avverteno moltissimo le folate di vento ed il freddo pungente di un maggio appena iniziato 🙁  

Il panorama di Vienna è affascinante

Ci si può orientare leggendo le mappe che rilevano i nomi degli edifici di cui si vedono i tetti .

Due sono le curiosità qui in alto: la presenza della CAMPANA più grande dell’Austria  chiamata Pummerin ( che per fortuna non ha suonato!!)  e la possibilità di vedere da vicino le magnifiche TEGOLE colorate con l’aquila austriaca che rendono unica questa cattedrale.

Visto il monumento più famoso di Vienna si procede nell’esplorazione del centro storico che non è così piccolo come si potrebbe pensare , ci vogliono almeno due giorni per averne un’idea chiara e secondo il mio parere, o si decide di percorrere le strade che portano nuovamente verso il Ring o andare verso il Danubio.

La zona che va verso il Danubio ha un fascino di altri tempi , le stradine acciottolate le case maestose tinte con tutte le sfumature del bianco e la malinconia di un passato glorioso che a tratti ti rende triste e nostalgico anche se non appartieni a questa città.

Angoli e vie che mi sono piaciuti :

FRANZISKANERPLATZ

Un bellissimo slargo dove sorge l’omonima chiesa di San Francesco che è di colore celeste.

Nella piazza c’è la fontana di Mosè ma sono  i due caffè all’angolo che fanno sembrare questo scorcio un dipinto o semplicemente una piazzetta di Parigi.

Uno dei due locali è un’ ex tipografia trasformata in enoteca ( Qui a Vienna ho trovato molte attività riciclate, per così dire, che danno ri-vita a business ormai obsoleti , per me sono spunti di marketing interessanti!! ) e vicinissimo c’è un ottico molto particolare che produce montature di occhiali in legno o pietra Rolf Spectacles.

Nei pressi della piazza segnalo un piccolo ristorante Gasthaus Pöschl , sembra un buon indirizzo, ma bisogna prenotare altrimenti niente da fare !!!! Noi ci siamo rimasti male, perchè l’avevamo puntato.

JUDENPLATZ

Altra piazza molto bella è tutta sorprendentemente bianca

Questa è la piazza del vecchio quartiere ebraico dove c’è il museo costruito sulla sinagoga medioevale.

Al centro c’è il monumento costruito in memoria degli ebrei austriaci morti durante l’olocausto che rappresenta una biblioteca i cui libri hanno il dorso verso l’interno per ricordare tutte quelle storie delle vittime che non hanno mai potuto essere raccontate. A tal proposito suggerisco di vedere il film “Woman in Gold” di Simon Curtis.

DR. IGNAZ SEIPEL_PLATZ

Una piazza o semplicemente un cortile che porta ancora oggi i segni di un passato che risale al 1600. Gradevole vista.

HOHER MARK

Questa piazza oggi ha perso il suo fascino , ma mi è piaciuto osservare il passaggio delle carrozze trainate dai cavalli. Tutto troppo turistico.

I conducenti, nei loro abiti folkloristici, fanno tutti gli stessi gesti al passaggio davanti all’orologio a forma di ponte e ti ipnotizzano.

L’orologio : ANKERUHR ( dell’ancora),  fu creato dal pittore e scultore Franz von Matsch . Ogni ora è rappresentata da un personaggio della storia austriaca e alle 12 entrano in scena tutti i protagonisti .  

E’ suggestivo!

HOFBURG

Cosa dire di questo palazzo ?  E ‘ il palazzo d’inverno , la casa dei reali, è ” Sontuoso”, è ” maestoso” e subito ti vengono in mente i film che raccontano la storia di Sissi .

La grandezza è dovuta alla volontà  degli Asburgo. Nel tempo, ogni abitante ha ingrandito il palazzo perchè ciascuno non amava abitare negli appartamenti abitati da predecessori.

All’interno del RING le vie dello shopping  che vanno assolutamente percorse sono :

GRABEN – KARNTNER – e  WOLLZELINE 

Il Graben è l’antico fossato scavato dai romani dove oggi ci sono le vetrine di lusso mentre lungo il Karntner , a parte qualche eccezione, ci sono le filiali dei brand a buon mercato. Wollzeline, la strada delle lane ed è un antichissima strada votata proprio allo shopping e dove oggi si trovano negozi più interessanti. Ne segnalo due che mi sono piaciuti :

Heezilein – Wollzeline 17 .

Vende una collezione per bambini realizzata a mano molto interessante.

Wiener Rosenmanufaktur – Schonlaterngasse 7.

La proprietaria trasforma le sue rose in prodotti alimentari o di cosmesi . Sono tutti prodotti biologici.

Al di fuori del Ring ci sono dei quartieri molto interessanti e alcuni simboli che non vanno stralasciati , di cui racconterò presto.

La nostra vacanza è durata 4 giorni e già prima di partire avevamo deciso di non entrare in nessun museo, ma di dedicare il nostro tempo all’esplorazione delle strade, dei vicoli, delle architetture dei palazzi, dei passage nascosti ed alla scoperta dei bellissimi negozi storici e moderni .

La scelta si è rilevata vincente. Credo che la prima cosa da fare in una città nuova è comprendere  l’anatomia e capirne la classificazione dei quartieri e di come questi sono vissuti, è inevitabile che in questo modo si saltano punti della lista e per poterli vedere devi solo decidere di ritornare .

Le cose che farò la prossima volta

  • Entrare nel Belvedere
  • Entrare nell’affascinate piscina AMALIENBAD per un bagno in stile Jugendstill
  • Impegnarmi nella circa dell’artigiano dei cappelli Szaszi. Un cappellaio famoso per i cilindri di seta indossati dagl uomini eleganti della società Viennese.
  • Scendere o salire una delle tante scale storiche di Vienna
  • Arrivare fino alla Darsena sul Danubio.

Le foto sono state scattate da me .Non posso essere utilizzate se non dietro autorizzazione.

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Esther

Sono alla perenne ricerca dell'eccezionale!!! Viaggiatrice da sempre con una "passione" per il marketing. Sempre a caccia di idee. Adoro i marchi "made in local" che fanno un buon advertising . Prima avevo un diario adesso un blog dove traccio ipotetici "Tour & Shop"

Commenti (2)

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    Valentina

    |

    Grazie per questo viaggio nei miei ricordi viennesi!! Ci sono stata un mese fa ed è stata una gita bellissima! Concordo con te, la parola che più la descrive è proprio ‘immensità’ 😊

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      Esther

      |

      Grazie Valentina . Vienna mi è entrata nel cuore per quanto è bella! Scriverò ancora del mio viaggio . Ciao

      Reply

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