
Cosa vedere a Firenze nei giorni di sovraffollamento? L’OLTRARNO
Non so più dire quante volte sono stata a Firenze, forse dieci o forse cinquanta, chissà? Tempo fa ci sono rimasta per alcuni giorni consecutivi credendo che sarebbe stata la mia casa, ma, poi, il destino ha deciso diversamente 🙂
Oggi ritorno a Firenze sempre volentieri . In questa città vivono “la sognatrice” e “lo sportivo distratto“: due cari amici, che qui hanno trovato, una l’amore ♥ e l’altro il lavoro 😉 . Ogni volta loro mi fanno scoprire pezzetti di questa città, che noi, abituati al blu del mare, amabilmente la definiamo :“Beigeolina“ ( copyright by ” lo sportivo distratto” )
Firenze è beige malinconico (detto in senso buono ;-)): è dipinta di un colore che ti catapulta indietro nel tempo, alle storie degli artisti e dei mercanti che qui hanno lasciato una loro impronta .
Se guardi, se osservi, ti accorgi che a Firenze i Palazzi, le Mura, i Bastioni, le Porte hanno un colore che va dal marrone al beige chiaro e nei giorni senza sole, dove guardi guardi, tutto è beigiolino, anche l’Arno. Secondo me, questa cromia è la chiave del suo successo turistico.
Venire a Firenze, a Dicembre, non è stata una grande idea ;-( Firenze è affollatissima: il centro ha un RUMORE diverso da quello reale dei giorni feriali . Ed è proprio per questo motivo che ho costretto ” Lo sportivo distratto” a portare, me e l’inglesino, nella Firenze dell’ OLTRARNO che rimane un po’ fuori dal giro turistico .
Con la parola Oltrarno si identificano i quartieri che si estendono al di là dell’Arno, Off course !!! A me piacciono i quartieri, per così dire, moderni verso Bagno a Ripoli, dove sembra di vivere in provincia ed invece sei a pochissimi Km dal centro.
Noi siamo in macchina e facciamo il giro lungo per arrivare a SAN FRADIANO, fermandoci a guardare lo splendido panorama da Piazzale Michelangelo.


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Vasco Patrolini ha descritto magnificamente il quartiere nel suo “Ragazze di Sanfrediano”:
“Il rione di Sanfrediano è ” di là d’Arno”, è quel grosso mucchio di case tra la riva sinistra del fiume, la Chiesa del Carmine e le pendici di Bellosguardo; dall’altro, simili a contrafforti, lo circondano Palazzo Pitti e i bastioni medicei; l’Arno vi scorre nel suo letto più disteso, vi trova la curva dolce, ampia e meravigliosa che lambisce le Cascine. Quanto v’è di perfetto, in una civiltà diventata essa stessa natura, l’immobilità terribile ed affascinante del sorriso di Dio, avvolge Sanfrediano, e lo esalta. Ma non tutto è oro ciò che riluce. Sanfrediano, per contrasto, è il quartiere più malsano della città; nel cuore delle sue strade, popolate come formicai, si trovano il deposito Centrale delle Immondizie, il Dormitorio Pubblico, le Caserme.
Gran parte dei suoi fondaci ospitano i raccoglitori di stracci, e coloro che cuociono le interiora dei bovini per farne commercio, assieme al brodo che ne ricavano. E che è gustoso, tuttavia, i sanfredianini lo disprezzano, ma se ne nutrano, lo acquistano a fiaschi.”
Oggi la zona ha conservato i suoi vicoli e le sue botteghe artigiane e percorrerle è come vivere in contemporanea nel presente e nel passato . Qui i fiorentini arrivano principalmente la sera per godersi un buon pasto nei numerosi ristoranti . Vado via con la voglia di ritornarci presto ……..

Le foto sono state scattate da me . Non posso essere utilizzate se non dietro autorizzazione.
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Tags: firenze luogo lungo
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